Vantaggi e sgravi fiscali per chi ristruttura casa
Se da un lato, i lavori di ristrutturazione edilizia di una casa comportano una perdita di tempo maggiore, soprattutto qualora si avesse la necessità di abitarvici subito, dall’altro la compravendita di un’abitazione da ristrutturare favorisce una riduzione del prezzo d’acquisto.
L’idea di rimodernare la vostra casa con lavori edilizi oggi può essere agevolata dalla detrazione d’imposta Irpef, pari al 36%.
Le spese che sosterrete fino al 31 dicembre 2014 arriverà ad una detrazione del 50%, passando al 40% per il periodo 1º gennaio 2015 – 31 dicembre 2015.
È un beneficio di cui possono usufruire in molti, non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili, ma anche l’inquilino o il comodatario.
In particolare, hanno diritto alla detrazione:
- il proprietario.
- il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
- l’inquilino o il comodatario.
- i soci di cooperative divise e indivise.
- i soci delle società semplici.
- gli imprenditori individuali.
Se non avete la possibilità di detrarre per qualsiasi motivo, sappiate che spetta anche ai vostri familiari, fino al terzo grado di parentela; ne hanno diritto anche i conviventi o il detentore dell’immobile, purché sostenga le spese e che le fatture e i bonifici risultino intestati a lui.
L’agevolazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che beneficia della detrazione.
Meno diritti spettano a chi esegue i lavori in proprio, si può però richiedere la detrazione delle spese di acquisto dei materiali utilizzati.
Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Con il decreto legge n° 70 del 13 maggio 2011, non c’è più l’obbligo di inviare la comunicazione di inizio lavori.
È necessario invece conservare ed esibire a richiesta degli uffici i seguenti documenti
- le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare.
- una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui si attesta che i lavori di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolati.
- domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti.
- ricevute di pagamento dell’Imu.
- in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori.
- fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute.
- ricevute dei bonifici di pagamento.
Inoltre per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo dell’immobile in ristrutturazione, che sono stati acquistati al 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, è prevista una detrazione calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
I contribuenti ammessi a beneficiare del bonus arredi sono gli stessi che fruiscono della detrazione per ristrutturazioni edilizie, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012.
Basta che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono state sostenute le spese per l’acquisto dei mobili.
fonte: padrinidicasa.it
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